giovedì 18 dicembre 2008

Un pizzico di magia


Arriva Natale e con esso i kalikàntzari!
Da bambina durante il periodo di Natale avevo una grande paura di uscire di casa la sera...perché fuori c'erano i kalikàntzari! Mai visti, ma cosi vivi nella mia immaginazione grazie ai racconti dei miei nonni.

"Sono bassi, brutti e pelosi.
Vivono al centro della terra cercando di tagliare l'albero della vita. Quando manca poco per finire, arriva Natale e loro escono sulla superficie per 12 giorni. Quando ritornano dentro la terra trovano l'albero della vita bello robusto e devono ricominciare da capo.
Vanno in giro di notte. Avanti va lo zoppo e loro seguono suonando la musica e ballando. Se li senti che ti chiamano mentre dormi, non devi assolutamente rispondere perché ti ruberanno la voce!
Se entrano in casa sporcano tutto e fanno i dispetti perciò teniamo sempre un setaccio. Loro cercano di contare i suoi buchi ma, non potendo pronunciare il numero tre perché è quello della santa trinità, arrivano al due e ricominciano. Cosi arriva il mattino e basta il kikiriki del gallo per farli sparire."

P.S. Mio nonno è convinto di averli sentiti una volta quando era giovane. Ogni Natale ci racconta la storia e io ritorno la bambina che ero :)

9 commenti:

maelström ha detto...

...pensa che io avevo paura di uscire di casa, da piccolo, perché avevo paura di incontrare i kalabresi!... se ti chiamano non devi rispondergli perché sennò cominciano a lanciarti pezzi di panettone alla 'nduja!!! :-)

Anonimo ha detto...

Mitico il racconto dei kalikàntzari che suonano il clarino!!! :D

Anonimo ha detto...

io invece, restando in tema, avevo paura di incontrare i "kalakalizzi"....uhuhuhuhuhu...che contavano così: hhhunhhuuu, dhhuhiii, trhhhiiaaahh....

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti sono un kalikàntzaros,
se non la smettete di parlar male di me fahcihmuh ih cuhntih.

A.P.A.P.A. ha detto...

E io che pensavo che i kalikàntzari esistessero solo in Grecia!

Anonimo ha detto...

In effetti vengo dalla Grecia, è da poco che sto in Italia!

maelström ha detto...

No, lei è un KaliKATANZARO...

Anonimo ha detto...

Se mai un kalikrotonantzaro!

maelström ha detto...

Comunque la storia del setaccio mi fa pensare alla tradizione delle streghe in Italia. Essendo eteree, immateriali, si pensava potessero entrare in casa passando sotto la porta. Quindi si lasciava una scopa accanto all'uscio; prima di entrare, la strega ne avrebbe dovuto contare le setole e nel frattempo si sarebbe fatto giorno :-)